Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Vocabolario

  • Abbaino Finestra sopra il tetto, in modo da dare luce al vano sottostante e accedere al tetto
  • Accampamento Luogo dove si stabilisce temporaneamente un esercito.
  • Acciottolato Pavimentazione realizzata in ciottoli.
  • Aggere Rialzo interno in terra, muro, pietrame, legno, eretto a difesa di un accampamento. Nelle difese preistoriche friulane gli aggeri erano costituiti da riporti di terra, alti 6-8 metri, ricavati dal fosso scavato all'esterno dell'aggere
  • Androna Vano al piano terra della torre di difesa, passante, in corrispondenza per lo più del ponte levatoio.
  • Arcale Trave traversa che sostiene le testate di altre travi che non giungono ad appoggiarsi al muro
  • Archibugiera Feritoia adatta al tiro con l'archibugio, costituita da una apertura verticale o orizzontale rettangolare, stretta e strombata all'interno e da un foro circolare collocato all'estremo inferiore o a quello superiore o talvolta al centro della feritoia stessa.
  • Archibugio Arma da fuoco, da arco e buso = arcobucato; fu il primo strumento da offesa a fuoco di piccolo calibro.
  • Arciera Feritoia verticale per consentire il tiro con l'arco.
  • Arco Strumento offensivo, costituito da un pezzo di legno a forma arcuata alle cui estremità è fissata una corda di vario materiale, per il lancio di frecce.
  • Armeria Sala dove venivano custodite le armi.
  • Baiarzo Fondo nei pressi di una casa, chiuso da edifici, mura, staccionate o siepi, viene detto in latino medioevale bagartius o bayarcius.
  • Balestra Strumento offensivo, costituito da un arco in legno o metallo disposto orizzontalmente su di un fusto in legno, detto teniere, atto a lanciare saette.
  • Balestriera Feritoia adatta al tiro con la balestra, costituita da una apertura orizzontale.
  • Baluardo Apprestamento difensivo in muratura di forma semicircolare che sostituì le torri angolari con l'affermarsi delle armi da fuoco. Talvolta viene confuso con bastione.
  • Barbacane Costruzione avanzata, spesso staccata dalle mura, destinata a coprirne per lo più il piede, a fini di difesa bassa. Fu chiamato dai romani propugnacolum, poi antemurale. Successivamente ha assunto il significato di muro a scarpa, a scopo di difesa ma anche di consolidamento di un muro fuori piombo o pericolante.
  • Bastia Caposaldo avanzato, a carattere semipermanente o addirittura mobile. Termine di provenienza francese, aveva il significato di opere difensive che servivano per fortificare luoghi sui quali era difficile costruire fortificazioni permanenti, o che avevano una funzione provvisoria, quale quella di difendere gli assedianti.
  • Bastione Vasto terrapieno spesso rivestito da muro, vale a dire di incamiciatura, talvolta a pianta pentagonale (due facce, due fianchi e una gola), costruito a difesa dei colpi d'artiglieria.
  • Battifredo Torre di vedetta per lo più in legno, anticamente con campana per dare l'allarme. Più tardi assunse il significato di torre mobile per l'assedio, talvolta munita di ariete oscillante.
  • Beccatello Struttura a sbalzo costituita da archetti poggiati su mensole aggettanti, su cui si sostiene il parapetto sul quale si dispongono le merlature.
  • Bertesca Opera leggera prima in legno e poi in muratura, sporgente dal filo delle mura, nei punti di maggiore impegno difensivo, quali porte, angoli di torri e di edifici. In origine un'abitazione in legno, appunto alla "bretone", indicata come britisca, da brittus=bretone. Munite di caditoie, servivano alla difesa piombante di porte, pusterle, finestre. Quando erano dotate di feritoie, servivano anche alla difesa fiancheggiante.
  • Bolzone Particolare tipo di saetta lanciata con le balestre a bolzoni. Assume anche il significato di trave per mezzo della quale si manovrava il ponte levatoio, andando ad incastrarsi in apposite scanalature ricavate nelle mura.
  • Borgo Gruppo di abitazioni compatto e originariamente difeso da mura. In genere rappresentava un insieme di abitazioni di artigiani, commercianti, servitori, uomini d'arme che si sviluppava al di fuori delle mura castellane e che successivamente veniva munito di un ulteriore giro di mura e da un fossato. Si distingue tra borgo castellano, borgo rurale, distinto dalla villa, insieme di abitazioni rurali non aggregate e difese da cinta di mura e fossati, e borgo urbano.
  • Braida Campo ampio cintato, per lo più, ma non necessariamente, nei pressi di una casa, dal longobardo brait, tedesco breit=ampio
  • Brolo Terreno delimitato in prossimità dell'abitazione signorile, destinato a orto e frutteto, dal gallico brogilos=piccolo campo.
  • Bura Casa in legno, casetta, casupola, capanna. Tale significato appare evidente da una citazione nell'atto di divisione del castello di Strassoldo di Sotto del 1360, quando si parla di domus seu bura. Che si trattasse di costruzioni in legno appare dalla circostanza che i confini venivano segnati con l'accetta sul legno delle "bure", come si rileva dallo stesso documento. Attualmente ha il significato di segreta, corridoio stretto, bugigattolo, oppure di camera, cameretta, nella forma di bure. Anche in toscano arcaico si trova nella forma di burella, con il significato di corridoio sotterraneo, carcere. Sopravvive nel toponimo Bura, in comune di Aquileia, con il significato di luogo stretto, casetta.
  • Caditoia Spazio ricavato tra i beccatelli del parapetto aggettato, che veniva usato per la difesa piombante, mediante lancio di ogni tipo di proiettili solidi (pietre, mattoni, ecc.) e di liquidi (acqua e olio bollenti, pece infuocata, piombo fuso, ecc.).
  • Camera con camino Camera o sala dotata di caminetto. In genere si trattava della sala più importante del palatium, detta anche caminata, che poi finì per indicare l'intera abitazione del signore.
  • Camera con stufa Camera per lo più di dimensioni contenute, riscaldata con una stufa, che potrebbe assumere anche il significato di studiolo. In latino medioevale stupa, stupha, termine col quale si indica sia la stufa, sia il vano riscaldato dalla stessa.
  • Camera da letto Camera cubicularis, la camera da letto del signore.
  • Caminada Stradina interna lungo le mura del castello per agevolare le manovre di difesa e la sorveglianza.
  • Caminata Sala dotata di caminetto. Poi assunse il significato di casa d'abitazione del signore, ovvero palatium.
  • Caminetto Piano rialzato addossato alla parete e sormontato da una cappa che immette nella canna fumaria. Nel palatium castellano vi era in origine per lo più una sola sala dotata di caminetto, per cui essa assunse il nome di camara caminata, poi caminata, termine che successivamente venne trasferito all'intera casa signorile.
  • Camino Canna fumaria.
  • Cammino di ronda Ripiano nello spessore delle mura, riparato dalle merlature, dove si muovevano le scolte e i difensori. Se lo spessore delle mura non era sufficiente, si traduceva in un ballatoio aggettante in legno o altri materiali, sostenuto da beccatelli e archetti o da mensole, al quale si giungeva dalle torri o da scale addossate al muro. In latino medioevale cursorium. Vedi ronda.
  • Campo Nel significato di appezzamento di terreno in aperta campagna, senza limitazioni o caratterizzazioni particolari. Il campo friulano vale 3.500 metri quadrati.
  • Cancelleria Edificio in cui operava e risiedeva il cancelliere della giurisdizione. Era dotato per lo più di un portico o di una loggia.
  • Canipa Edificio in genere a due piani che nei castelli, cente o cortine custodiva le vettovaglie: al piano terra veniva conservato il vino e l'olio, mentre le granaglie venivano custodite al primo piano. Talora è sinonimo di cantina, distinta nel latino dei documenti medioevali da oreum=granaio.
  • Cannoniera Feritoia di grandi dimensioni aperta nelle murature per consentire il tiro con bocche da fuoco. Anche troniera.
  • Cantina Edificio destinato alla conservazione del vino. In latino cellarium.
  • Cappa Copertura di un caminetto o di un focolare necessario a convogliare il fumo nella canna fumaria.
  • Carcere Vano dove venivano rinchiusi i prigionieri, per lo più al piano terra della torre principale.
  • Casaforte Casa rurale, contadina o dominicale, per lo più isolata in campagna, con qualche elemento fortificato (torretta, feritoie, mura di cinta).
  • Casamatta Vano coperto, ricavato nello spessore delle mura o dietro le mura, con aperture verso l'esterno per consentire alle armi da fuoco di colpire con tiro radente il nemico in avvicinamento.
  • Castellare Castello in rovina, o resti castellani.
  • Castelliere Fortificazione preistorica entro la quale venivano costruite le capanne per il ricovero degli uomini e degli animali. In terreno roccioso (Carso, Carnia), gli aggeri venivano alzati con pietre, squadrate o meno. In pianura (Friuli) le difese erano costituite da terrapieni probabilmente muniti da difese in legno.
  • Castello Dal latino castellum, diminutivo di castrum =accampamento fortificato. Ha il significato di recinto abitabile e difeso, capace di resistere ad un assalto. Costituito all'inizio da una alta torre costruita in mezzo ad uno spiazzo circondato da un terrapieno, munito di palizzate, circondato dal fossato d'acqua o da un vallo, fu difeso da uno o più giri di mura, da diverse torri e da una o più torri portaie. Accanto alla torre viene costruito il Palacium o la Domus Magna, vale a dire la dimora del feudatario. Alle mura si appoggiano altre abitazioni. Con il tempo al di fuori delle mura sorgono altre abitazioni, che in seguito vengono cinte da un ulteriore giro di mura. Nella lingua tedesca si distingue tra Burg, castello che mantiene ancora pienamente il suo aspetto di fortificazione medioevale, Schloss, castello inteso come residenza signorile, che spesso ha perso ogni riferimento ad antiche funzioni difensive e che in Italia coincide con la nozione di villa signorile e Ansitz, residenza nobiliare fortificata in forma leggera.
  • Castiglione Da Castellum, con il significato di accampamento fortificato forse Castrum, o di complesso fortificato esteso, comprendente giri di mura e torri. Diventato poi toponimo assai diffuso in Italia nella stessa forma e in Friuli nella forma del plurale Cjasteons.
  • Castro Da Castrum, accampamento militare romano, costruito dai soldati stessi, di forma rettangolare o quadrata, realizzato intorno ad un asse principale (cardo) e un asse ortogonale (decumano), circondato da terrapieno e fossato o vallo. Sul terrapieno veniva innalzato uno steccato o palizzata.
  • Cavaliere Rialzo costruito a cavallo della cortina a scopo di osservazione e di difesa.
  • Cinta Giro di mura intorno ad un borgo rurale o urbano. In Friuli ha conservato il significato di un giro di mura a difesa di un insediamento rurale.
  • Cisa Siepe difensiva, detta anche Cesa.
  • Cisterna Importante elemento della logistica castellana, consistente in un deposito in muratura e impermeabilizzato in vario modo, spesso con intonaco di cocciopesto, per la raccolta dell'acqua piovana. Si veda anche come toponimo, in comune ad esempio di Coseano, nella forma friulana di Ciscjerne.
  • Colombara Torretta per i colombi. Si distingue da una torretta a scopi di avvistamento o di difesa per l'assenza di feritoie o di merlature eventualmente chiuse nella muratura, e per la presenza dei tipici fori per il ricovero dei colombi. Si ritrova nella toponomastica, come ad Aquileia, nella forma di Colombara.
  • Cordolo Elemento continuo in aggetto inserito sull'esterno dei parapetti o dei merli per impedire lo scivolamento o il rimbalzo dei proiettili lanciati dal basso. Anche cordonata. È realizzato in laterizio o in pietra, per lo più con gli spigoli arrotondati.
  • Cordonata Elemento in aggetto semicircolare che corre orizzontalmente lungo una torre o un muro di cinta o un edificio fortificato per impedire che i proiettili lanciati a raso dal basso raggiungano la sommità del manufatto.
  • Cornice Riquadro di porta o di finestra.
  • Corpo di guardia Vano nel lato interno della porta d'ingresso dove stazionavano le sentinelle.
  • Corte Insediamento rurale fortificato o comunque raccolto intorno ad uno spazio chiuso. Dal latino curtis.
  • Cortile Spazio chiuso da edifici e mura, rappresenta il nucleo interno del castello. Nel friulano attuale viene tradotto con bearò, baiarzo. Da corte.
  • Cortina Complesso murato a difesa di un borgo rurale, costituito da un giro di mura alto cinque o sei metri e fornito di torre portaia, circondato da un fossato o da un vallo. Sinonimo di centa. Anche tratto di mura compreso tra due torri della cinta murata.
  • Cucina In documenti medioevali appare rappresentare un edificio a se stante o comunque ben individuato, tanto da entrare come elemento distinto in atti di divisione.
  • Curia Nel significato romano e medioevale si intendeva una assemblea o il luogo dove l'assemblea si riuniva. Originariamente una delle suddivisioni del popolo romano, successivamente edificio dove si radunava il Senato. Nella tarda romanità si intendeva il consiglio del municipio, o il luogo dove lo stesso si riuniva. In documenti trevigiani significava l'assemblea dei vassalli del vescovo. Aveva anche il significato di cortile, piazza o edificio ospitante le assemblee. Sopravvive in italiano e in friulano con il significato di insieme di uffici della sede vescovile.
  • Dongione La parte più elevata del castello, costituita o da una grossa torre residenziale, o dall'insieme del mastio e del palatium. Da dominonium=casa del signore, che si presenta anche nelle versioni di donionum, domignonium, domenionum. Il termine appare in tutta l'Italia padana e alpina nel secolo XII e si diffonde nell'area francese, dove è tuttora più vitale che in Italia. Nelle fortezze rinascimentali anche in Friuli assume il significato di vano incorporato nel corpo di guardia di una torre portaia, come a Palmanova.
  • Feritoia Fenditura lunga e stretta nelle mura o talvolta nelle merlature, con forte strombatura all'interno, a fini di avvistamento e soprattutto di utilizzo di armi da getto o da fuoco. Da non confondersi con le prese d'aria delle stalle e delle abitazioni, caratterizzate dall'assenza di strombatura, necessaria all'utilizzo delle armi da getto. Specifiche forme sono costituite da: arciera, balestriera o saettiera e archibugiera.
  • Follatoio Tinaia, edificio ove si pigiano le uve e si fermentano i mosti per ricavarne vino. Di solito realizzato su due piani: il piano terra destinato alla produzione del vino, che poi veniva conservato nella cantina; il primo piano destinato a granaio.
  • Forno Costruzione per la cottura del pane o per la lavorazione di materiali da fondere. Si trattava di una struttura comune del castello, che il più delle volte non formava oggetto di divisione.
  • Forte Edificio di solito bastionato ed esclusivamente difensivo, senza funzioni residenziali o giurisdizionali.
  • Fortezza Complesso fortificato di dimensioni più grandi del forte, essendo articolato in caserme, depositi, polveriere, alloggi per i familiari dei militari di guarnigione e spesso comprendente all'interno delle sue fortificazioni anche insediamenti urbani, come nel caso di Palmanova e Gradisca.
  • Fossato Canale scavato intorno al castello o alla cortina, compreso tra la scarpa e la controscarpa, asciutto o riempito dall'acqua, derivante dalle sorgive o dai fiumi. In collina e montagna il fossato o vallo è privo d'acqua, ma le pendenze tra cui è racchiuso rappresenta un importante elemento difensivo.
  • Frascato Riparo di frasche in forma di tettoia. Poteva trattarsi di un portico di frasche e tegole. Spesso era sinonimo di loggia, vale a dire di una loggia non murata, ma realizzata con frasche. Laubia frascata è attestata a Vicenza nel 1050; a Bologna nella metà del Duecento si parla di lobie frascarum ed anche di frascata sive laubia. A Spilimbergo nel 1295 i Signori redigevano i loro documenti sotto la frascata in capite pontis castri. Lo stesso avveniva a Strassoldo nel 1312, dove un atto veniva redatto sub frascato.
  • Fratta Terreno disboscato intorno ad una fortificazione. Spesso era lasciato incolto in modo che vi crescessero i rovi, a difesa della fortificazione.
  • Freccia Proiettile costituito da una asticella con punta di ferro e con coda alettata per meglio guidarne la traiettoria, che veniva lanciato con l'arco. Si distingue in strale, verretto, quadrello, dardo.
  • Garitta Bertesca sporgente dalle mura, per avvistamento o difesa dall'alto. Poi torretta posta agli angoli salienti delle fortificazioni. Infine posto di riparo delle sentinelle all'esterno delle caserme.
  • Giardino Terreno coltivato a piante ornamentali e fiorifere, utilizzato come luogo di svago, all'interno o in adiacenza ad un edificio residenziale. Nel medioevo rappresentava un complesso di alberi e piante da frutto e da fiore. Assumeva anche il nome di ortus.
  • Girone Giro delle mura intorno ad una città, un castello, un borgo.
  • Gironetto Giro di mura di minori dimensioni. Si veda atto di divisione del castello di Strassoldo di Sotto del 1360.
  • Gocciolatoio Condotta in pietra che si collega alla grondaie per allontanare l'acqua piovana dalle murature.
  • Granaio Vano o edificio per la conservazione dei cereali. In latino medioevale horreum, oreum.
  • Grondaia Il canale in pietra, legno, laterizio o metallo che riceve lungo la gronda le acque pluviali raccolte dalla falda di un tetto.
  • Impannata Telaio in legno su cui è fissata una tela impregnata di grasso per renderla traslucida e trattata con cera per impermeabilizzarla.
  • Incamiciatura Rivestimento, per lo più in laterizio, ma anche in pietra, per rafforzare murature già esistenti o per rassodare il terrapieno costituente un baluardo.
  • Inferriata Grata di ferro per proteggere le aperture.
  • Invetriata Invetriata della finestra.
  • Lancia da torneo La lunga asta di legno utilizzata nei palii
  • Latrina Nell'atto di divisione del Castello di Caporiacco del 1680 viene definito necessario.
  • Linda Sporto del tetto
  • Lizza Striscia di terra compresa tra due recinti di difesa concentrici, dall'antico francese lice, di origine germanica.
  • Loggia Edificio direttamente comunicante con l'esterno su uno o più lati, per lo più attraverso arcate poggiate su pilastri. Si tratta di elemento architettonico proprio delle residenze del signore, prospettante verso il cortile più interno. In taluni casi indicava un edificio utilizzato per funzioni pubbliche.
  • Lucchetta Riparo in legno, posto tra merlo e merlo, a copertura del tiratore appostato. Aveva la forma di un tronco di piramide, con la base aperta verso il basso. Anche Mantelletta e Ventiera
  • Lunetta Opera addizionale esterna che serviva come avamposto per proteggere e affiancare le milizie in sortite e per colpire alle spalle il nemico in avvicinamento alle cortine.
  • Mantelletta Riparo di panconi, spesso rivestiti di lamiere, posti su ruote o su carrelli a ruote, a protezione dei difensori.
  • Mastio Anche Maschio. Rappresentava la costruzione più solida, massiccia e protetta del castello. Ne occupava generalmente il centro o il lato meno accessibile, ma talora anche quello più debole. In genere era costituito da un solo torrione, a più piani, adibito ad abitazione e a difesa, formato da una successione verticale di ambienti, con poche e ristrette aperture, a pianta quadrata, rettangolare, circolare o pluriangolare, ai quali si accedeva con piccole scalinate realizzate nello spessore delle mura o con scale interne retrattili.
  • Mensola Corpo aggettante dalle murature in pietra o legno per sostenere le travature, oppure una bertesca o un balcone.
  • Merlato Per indicare un muro o una torre muniti di merli.
  • Merlatura Insieme di merli posti a difesa di un muro o di una torre.
  • Merlo 1. Elemento di difesa. Rialzo del muro per consentire ai difensori di ripararsi e di colpire gli assedianti tirando dalle aperture che si frapponevano tra lo stesso e i due laterali. Di spessore più limitato rispetto a quello della muratura, la successione dei merli consentiva la formazione di un camminamento per le milizie e le guardie. Le merlature in Friuli, come in gran parte dell'Europa, sono di forma rettangolare in pianta e in prospetto, con superficie superiore piana (i cosiddetti merli guelfi) o a coda di rondine (i cosiddetti merli ghibellini). In altre aree anche europee possono essere a triplice dentatura, a fiore, a piramide, a semicerchio, a doppio spiovente, o essere rastremati, soprattutto per influssi provenienti dall'oriente. Quelli non a coda di rondine presentano talvolta un coronamento in pietra semicilindrica o comunque smussata o sono tagliati verso l'interno. Quasi sempre le merlature cosiddette ghibelline sono caratterizzate da un rilievo orizzontale che lo circonda da tutti i lati, detto collarino. 2. Elemento di coronamento del muro di recinzione di una braida. Tali recinzioni, diffusesi soprattutto dopo il Seicento con la privatizzazione dei beni comunali e con la crisi del sistema feudale nelle aree del medio e alto Friuli dove vi era abbondanza di materiali litici, rispondevano a funzioni di confinamento, di antidilavamento, di frangivento, di smaltimento del pietrame di cui erano ricchi i terreni e infine di sostegno dei pergolati delle viti, collocati sia verso l'interno della braida, sia negli spazi aperti tra merlo e merlo.
  • Merlone Parapetto murario che a partire dal Rinascimento sta ad indicare un manufatto murario che si interpone tra due cannoniere o troniere. Si distingueva dal merlo per il suo spessore.
  • Mina Galleria scavata sotto i bastioni per cercare di colpire le murature.
  • Motta Parte di terreno piano allo sommità di un rialzo naturale o artificiale.
  • Muro Struttura edilizia verticale, con funzione portante o divisoria. Nella forma plurale femminile indica una cinta difensiva cittadina o castellana.
  • Muro merlato Muro di difesa di castelli, borghi e città o di delimitazione e di protezione di appezzamenti di terreno, sormontati da merlature rettangolari, che nel caso delle recinzioni di fondi agricoli potevano essere utilizzate anche come sostegno delle viti.
  • Orto Appezzamento di terreno cintato, in prossimità delle abitazioni, per la coltivazione di ortaggi e di piante da frutto. Nel medioevo aveva anche il significato di giardino.
  • Palazzo Dal latino palatium, palacium, palas = edificio pubblico. In epoca longobarda e carolingia indica un edificio adibito a centro amministrativo e giudiziario e talvolta una residenza regia, o un centro di raccolta dei redditi signorili.
  • Palazzo fortificato Dimora signorile situata in città, ma anche nei centri rurali o in condizioni di relativo isolamento, costruito con lo scopo di fungere anche di difesa in occasione di discordie civili o di disordini sociali o contro i banditi e predoni.
  • Parapetto Struttura che consente di affacciarsi da un ripiano senza pericolo. Può essere realizzato in muratura, o in assi di legno o in ringhiera di ferro. Proteggeva in particolare i cammini di ronda.
  • Peduccio Piccola mensola sulla quale si imposta una volta.
  • Pianerottolo Ripiano sopra ai gradini di una scala.
  • Pieve Chiesa con la responsabilità su di una ampia circoscrizione ecclesiastica. Anche con il significato di tale territorio.
  • Pinne Palizzata formata da travi piantate sulla sommità del vallo appuntita e inclinata verso il fronte nemico.
  • Piombatoia Sinonimo di caditoia.
  • Platea Terrapieno, o bassa muraglia, o gradino lungo il basamento della cinta muraria, per impedire che le macchine d'assedio potessero accostarsi alle mura.
  • Poggiolo Terrazzino o balconcino.
  • Ponte levatoio Ponte mobile sul fossato o vallo che in caso di necessità viene alzato per impedire ai nemici di avvicinarsi alla porta.
  • Ponte volante Ponte mobile utilizzato per collegare le torri d'assedio alle murature del castello, o anche o per il collegamento tra alcuni settori interni del cammino di ronda.
  • Porta Ingresso al castello, attraverso il muro di cinta o una torre portaia. Ingresso anche a singoli edifici costituenti il castello.
  • Portico Spazio coperto ma aperto verso l'esterno, isolato o sotto alti edifici. Sotto un portico si rendeva giustizia o si redigevano atti importanti. La cancelleria era spesso dotata di un portico.
  • Portone Grande porta che si apriva sulla torre o su una abitazione importante. Talora vi si rendeva giustizia.
  • Postierla Piccola porta, a carattere pedonale, che si apriva nelle mura o a fianco della porta e del ponte levatoio carrabile. In questo caso la posterla era dotata di un ponte levatoio di dimensioni minori ed azionato da un solo bolzone con forcola.
  • Pozzo Apertura verticale nel terreno a forma per lo più circolare, opportunamente scavata per raggiungere le acque freatiche o raccogliere le acque piovane.
  • Propugnacolo Elemento difensivo accessorio sia sulle mura che avanti alle stesse o alle porte. Può indicare genericamente le merlature, oppure le piattaforme e gli elementi difensivi in legno in aggetto sulle merlature e sulle torri, oppure apprestamenti campali in legno.
  • Puntone Torre sporgente dal filo delle mura. Talora era circolare ma il più delle volte quadrata o pentagonale, segnando in questo caso il punto di passaggio tra la torre e il baluardo.
  • Quadrello Freccia con estremità di sezione quadrangolare.
  • Rastrello Grata in legno o ferro che veniva calata dall'alto per proteggere una porta.
  • Redentone Robusto cordolo nelle mura bastionate, per impedire i rimbalzi dei proiettili d'artiglieria.
  • Rivellino Robusta opera fortificata, addizionale, avanzata, a forma di triangolo o a rettangolo o a semicerchio, anteposta a una porta.
  • Ronda Giro di perlustrazione.
  • Rondella Piccolo bastione tondo, per lo più angolare.
  • Ruga Strada stretta, vicolo che percorre tutto il castello.
  • Saetta Proiettile lanciato dalle balestre.
  • Sala Significa il più delle volte una casa a più piani, anche se talvolta indica semplicemente una casa. Spesso è sinonimo di casa solariata. È per lo più sinonimo di casa, domus, mansio, solarium. Coincide con il palacium, la residenza signorile, quando è accompagnata dai termini magna, maior, propria, domnica.
  • Scandole Tegole piatte in legno o laterizio per la copertura dei tetti.
  • Scarpa Parete del fossato o aggiunta di muro inclinato posta alla base dell'opera fortificata allo scopo di rinforzarla, di annullare gli angoli morti antistanti, di tenere lontane le torri mobili e di diminuire il percolo di mine sotterranee. Alla scarpa si contrappone sul lato esterno del fossato la controscarpa.
  • Schidione Spiedo lungo o arma da punta.
  • Scuderia Edificio costruito per alloggiarvi i cavalli. Elemento importante di un castello. Da scudiero. In documenti medioevali castellani friulani si parla di stala ad equos, stala pro equis.
  • Scudo Arma di difesa, dal latino scutum. Se di maggiori dimensioni in metallo e quadrangolare, in friulano assume il nome di targhete.
  • Sedime Fondo annesso alla casa o terreno già occupato da un'abitazione.
  • Sigillo Oggetto di metallo o pietra dura atto a lasciare su ceralacca un simbolo atto a contrassegnare un documento.
  • Soglia Pietra disposta a delimitare una porta o un balcone.
  • Spalto Inizialmente terrapieno tra fossato e mura, realizzato per impedire che le acque corrodessero le fondamenta della cinta. Successivamente venne in qualche caso munito esso stesso di mura. Assunse poi il significato di terrapieno inclinato verso il nemico, a protezione di una strada coperta di controscarpa. Sopravvive anche come dato toponomastico. Si veda ad esempio ad Aquileia la località Spalt o anche Spalit.
  • Spinata Siepe di spini piantata intorno al fossato. Detta anche Bozorata.
  • Spizata Difesa costituita da palizzata, probabilmente formata da pali spizati, e cioè "spaccati" a metà nel senso della lunghezza.
  • Sportello Piccola porta lungo le mura che consentiva il passaggio di una persona per volta, di dimensioni più piccole della posterla.
  • Strada Via di comunicazione di una qualche importanza. Si distingue in un contesto castellano o quanto meno medioevale, tra strata, via, viola, ruga.
  • Strale Freccia con punta semplice ma assai acuta.
  • Stufa Apparecchiatura di varia forma e materiale per riscaldare un ambiente. Dal latino medioevale stupa, stupha.
  • Tavella Mattone sottile per tetto, disposto al di sotto delle tegole.
  • Tegola Laterizio curvo per la copertura dei tetti.
  • Terra incolta Terra abbandonata e incolta, dal termine attribuito ai terreni assegnati ai contadini slavi chiamati dai Patriarchi.
  • Terrapieno Elevazione in terra battuta o incamiciata sulla quale venivano messe in postazione le armi pesanti.
  • Terrazzo Pavimento realizzato in materiale impermeabile, costituito da pietruzze cementate con calce, battuto e levigato.
  • Tetto in lastre Il tetto poteva essere coperto di paglia, di coppi o di lastre di pietra.
  • Tinaia Edificio dove si pigiano le uve e si conserva il mosto fino al suo trasferimento in cantina.
  • Torre Elemento fortificato verticale, in genere più alto degli edifici o delle mura circostanti, di forma quadrata, rettangolare, circolare, poligonale, semicircolare.
  • Torre portaia Torre sovrastante la porta d'accesso al castello e al ponte levatoio.
  • Torre scudata Torre mancante della parete interna, costruita al fine di impedire che il nemico, una volta impadronitosi della torre, potesse ripararsi per colpire i difensori. Ted. Schalenturm.
  • Torricella Torre di piccola dimensione, spesso eretta su di una casaforte.
  • Torrione Torre di grandi dimensioni. Spesso coincide con il Mastio. Detto anche torrazzo.
  • Tramezzo Muro sottile che ha la funzione di dividere un vano più grande in due vani distinti. Realizzato in mattoni posti di taglio, di graticci o di tavole intonacate.
  • Troniera Feritoie di opportune dimensioni aperte nelle murature per consentire il tiro con bocche da fuoco. Vedi Cannoniera.
  • Vallo Palizzata di tronchi d'albero, piantati sull'arco che girava intorno al terrapieno degli accampamenti romani. Successivamente assunse anche il significato di avvallamento scavato intorno al castello di collina o di montagna.
  • Ventiera Tavolone mobile, rotante su due perni tra merlo e merlo atto sia ad impedire la vista del difensore da parte del nemico, che a proteggerlo.
  • Via Via di comunicazione.
  • Vicolo Piccola via contornata da case.
  • Villa Insediamento costituito da case poste non in stretta adiacenza, inframmezzate da orti e cortili, e non difese da mura o da altri apprestamenti difensivi, al contrario del borgo che quasi sempre dipendeva da un castello e che era caratterizzato da elementi fortificati quali cinta murate e fossati.
  • Villa incastellata Aggregato di case non adiacenti costituenti in origine una villa che fu poi munito di fortificazioni attraverso la costruzione di un giro di mura, su autorizzazione del sovrano o comunque della superiore autorità.
  • Viridario Appezzamento di terreno destinato alla coltivazione degli ortaggi.
  • Viuzza Piccola via di campagna.