Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Caneva

La torre vista da una porta delle mura esterne.
La torre vista da una porta delle mura esterne.

Già reggenza patriarcale, il castello sorse probabilmente presso una torre d'avvistamento romana e, data la sua posizione strategicamente rilevante, fu per molti secoli infeudato a varî esponenti dell'aristocrazia friulana: Giovanni di Zuccola Spilimbergo nel 1297 , Federico di Savorgnano nel 1337 o ancora Giovanni di Toppo nel 1356.
Documentato fin dall'anno 1034 quale possesso della Chiesa d'Aquileia, fu teatro di numerosi scontri tra le truppe patriarcali e quelle trevisane passando ora sotto il controllo dei Patriarchi ora sotto il controllo dei da Camino. Nel 1385 il maniero fu occupato dalle truppe dei Carraresi, signori di Padova. Ritornato in possesso della Chiesa d'Aquileia, Caneva venne preso dalle truppe veneziane  nell'anno 1420. I resti dell'antico maniero, sito sulla vetta d'un pendio roccioso, sono oggi costituiti dalle basi di alcuni muraglioni di difesa e dai resti di qualche torre. All'interno della cinta castellana si trova la chiesetta di Santa Lucia costruita alla fine del secolo XVI e la torre campanaria edificata su un'antica torre.