Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Pordenone

Scorcio del centro storico monumentale,con il palazzo comunale.
Scorcio del centro storico monumentale,con il palazzo comunale.

Già nel 1202 doveva esistere una difesa in quanto i pordenonesi furono in grado di resistere al patriarca Pellegrino e nel 1273 è documentata l'esistenza del castello, ma ad una più antica origine fa riferimento il toponimo Portus Naonis. Eretta a contea, Pordenone fu concessa al futuro imperatore Alberto che, nel 1314, la vendette a Lodovico di Porcia; da questo momento Pordenone passa da una famiglia all'altra fino al 1387, allorché finisce in mano di Francesco da Carrara, legato alla Casa d'Austria da vincoli di parentela. Per tutto il Quattrocento, la situazione non fu tranquilla e di questa continua tensione ne trasse beneficio la repubblica veneta che nel 1508 prese possesso della città, infeudandone il condottiero Bartolomeo d'Alviano. Alla morte senza discendenti del figlio Livio, Venezia la reincamerò nominando alla sua reggenza un provveditore-capitano, mantenendola però sempre autonoma dal resto della  Patria. Nella città, ricca di scorci suggestivi e di fabbricati pregevoli, è presente ancora il castello, trasformato in carcere, e alcuni resti delle antiche difese.