Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castelliere di Monrupino

Vista del campanile con la cinta fortificata.
Vista del campanile con la cinta fortificata.

Nella lingua slava è chiamato Repentabor ossia "rocca fortificata"; probabilmente fu costruito sui resti di un castelliere preistorico e da allora ininterrottamente abitato fino ai nostri giorni. Per la sempre rilevante posizione strategica, il sito venne ulteriormente fortificato in epoca romana e nel corso del Medioevo, costituendo un importante punto di riferimento difensivo prima per i Romani,  poi per gli Avari, ed infine per gli Slavi. Il borgo è oggi costituito da un piccolo gruppo di costruzioni carsiche raccolte su di un  lato del piazzale, le cui prime notizie documentate giunte fino a noi risalgono al secolo XII. Già parte integrante delle difese patriarcali prima ed imperiali poi, nel secolo XVI, essendo cessato il pericolo rappresentato dalle scorrerie turchesche, Monrupino perdette le sue specificità strategiche in favore di quelle legate al culto mariano. Fu allora eretto, sulle rovine d'una chiesetta del secolo X, il santuario odierno che, oltre alla chiesa, comprende oggi anche l'antico municipio medievale ed un piccolo gruppo di case in pietra grezza.