Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Forte di Marano (Marano Lagunare)

La torre dell'orologio.
La torre dell'orologio.

Girolamo di Porcia scriveva nel secolo XVI che Marano è «luogo tortissimo di muraglia, terrapieni, fosse larghissime dove entra la Marina. Vi si accedeva da terra per una sola strada e da 5 parti era circondato da paludi». Le fonti non ci illuminano sulle origini di questo sito. Le prime notizie risalgono al 1216, quando i Veneziani attaccarono Marano, ripetendosi nel 1254 e nel 1287, a confermare quanto la Repubblica Marinara mal sopportava un insediamento soggetto al Patriarcato in questa zona così bene affacciata sulla laguna.
Istigatrice di continue ribellioni contro il potere patriarcale, Venezia non perse occasione per cercare di impadronirsi de fortilizio.
Al tempo dei conflitti suscitati dalla nomina del patriarca commendatario Filippo d'Alencon, Marano, che si era schierata con le forze che gli sì opponevano, cadde in mano ai Ferraresi, ma nel 1389 ritornò alla chiesa aquileiese. Rafforzata nelle sue strutture difensive nel 1420, quando passò con tutto il Friuli in mani veneziane, fu conquistata dagli Imperiali nel 1513 e rimase sotto tale dominio fino al 1543, quando fu acquisita dalla Serenissima. Perse d'importanza, come altri luoghi fortificati in Friuli, con la costruzione della fortezza di Palma. Attualmente sono visibili alcuni resti dei bastioni, sui quali è stato costruito un opificio, e la torre maestra al centro del paese.